Oggi parleremo del Cammino di Uclés, una via di pellegrinaggio che ha una stretta relazione con il Cammino di Santiago, pur non formando parte della rete dei Cammini Giacobini, perché non termina a Santiago de Compostela. Questo cammino che inizia a Madrid, ha una storia affascinante che vogliamo raccontarvi e che siamo sicuri susciterà il vostro interesse.
Buona lettura!
Scopriamo di più sulla storia e sui motivi che hanno dato origine a questo pellegrinaggio che termina nel Monastero di Uclés, nella provincia di Cuenca, il secondo monumento dedicato all’Apostolo Santiago più importante della Spagna, dopo ovviamente la Cattedrale di Santiago.
Le origini del Monastero di Uclés
Il Monastero dell’Ordine di Santiago, si trova in una posizione privilegiata, su una collina tra Cuenca e Madrid. Circondato dai resti delle mura e delle torri del borgo di Uclés, di origine celta-iberico e romano, ha ricevuto il nome di “El Escorial de La Mancha” per il suo gran valore monumentale.
Questo monumento, tutt’ora in perfetto stato di conservazione, è oggi utilizzato come scenario per eventi culturali, spettacoli ed esposizioni, insomma, è più vivo che mai!
A dare origine al congiunto di fortificazioni, di cui faceva parte il Monastero, fu la dominazione musulmana del territorio iberico. Dopo la riconquista dei cristiani, questo monumento fu donato dal Re Alfonso VIII nel 1174 all’Ordine di Santiago. Creato per assicurare la protezione dei pellegrini del Cammino di Santiago e lottare contro i musulmani, il monastero, divenne il centro nevralgico dell’Ordine. Con il passar degli anni, per poter offrire spazio sufficiente a tutti i suoi membri, si aggiunsero parti alla costruzione, aumentandone la dimensione.
Eliminato il pericolo musulmano, si iniziò una riprogettazione strutturale della fortificazione di Uclés. Le mura furono l’unico elemento difensivo che si mantenne intatto, come ancora oggi si può vedere.
L’aspetto attuale del monastero, si deve ai lavori intrapresi nel 1529, sotto il regno di Carlos I.
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Storia più recente del Monastero di Uclés
Sfortunatamente, il monastero subí un primo saccheggio nel 1809 quando ebbe luogo la Battaglia di Uclés, dopo l’invasione delle truppe napoleoniche. I danni furono importanti e l’Ordine di Santiago perse così la sua proprietà sull’edificio nel 1874. Inizialmente sotto il controllo del Vescovo di Cuenca, passerà nei secoli successivi ad essere utilizzato con diversi fini: convento dei Gesuiti, sede di un collegio e del noviziato per gli Augustini.
Un nuovo attacco al monumento viene sferrato nel 1936, allo scoppio della Guerra Civile Spagnola. Gli alunni furono espulsi e l’edificio nuovamente saccheggiato e deteriorato. Questo divenne inizialmente un ospedale e in seguito un carcere.
Dopo una ristrutturazione, iniziò ad essere utilizzato come Seminario Minore del Vescovato di Cuenca, nel 1949-1950. Migliaia di alunni passarono per le sue aule ed è considerato un luogo di straordinaria importanza per la Diocesi di Cuenca.
Il Cammino di Uclés
Grazie a Manuel Rossi, che riscoprì questo itinerario abbandonato da decenni, con l’aiuto del sacerdote Julián de Cuenca nel 2010, questo percorso fece la sua riapparizione tra le vie di pellegrinaggio della penisola iberica e fu recuperato ufficialmente nel 2011. Il coinvolgimento di Rossi fu tale che fu lui stesso a creare i segnali del cammino, le frecce rosse con la croce di Santiago, simbolo dell’Ordine di Santiago.
L’itinerario di 145 chilometri, è diviso in 11 tappe. Tuttavia, essendo ben più corte rispetto alla media delle tappe del Cammino di Santiago (10 km al giorno rispetto i 25 km del Cammino), alcune si possono unire e percorrere nello stesso giorno (una media di 6 giorni è sufficiente per completare l’itinerario). Inoltre, la tipologia del terreno che si percorre per la maggior parte del cammino, fa sí che questo pellegrinaggio sia adatto a pellegrini in bicicletta e in sedia a rotelle.
A continuazione possiamo vedere le diverse tappe del cammino.
La credenziale del pellegrino e la Uclessiana
Questo cammino, proprio come i cammini giacobini, presenta una sua propria credenziale che viene timbrata allo stesso modo che la credenziale del pellegrino tradizionale. Lungo il cammino bisogna ricevere un timbro ad ogni tappa per certificare di aver percorso l’intero percorso. Il ricavato della vendita delle credenziali viene destinato alla manutenzione del cammino uclessiano e alla segnaletica del cammino. Una volta terminato il percorso, i pellegrini potranno ottenere il certificato, chiamato Uclessiana, che testimonia il corretto adempimento del pellegrinaggio. Questo si otterrà presentando la credenziale correttamente timbrata al proprio arrivo nel Monastero dell’Apostolo Santiago ad Uclés.
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