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Il Faro di Finisterre: la storia della Fine del Mondo

Situato alla “fine del mondo”, il faro di Finisterre è uno dei più visitati in Galizia e un punto di riferimento per le imbarcazioni che costeggiano queste coste e per i pellegrini. Molti di coloro che si recano a piedi a Santiago de Compostela decidono di seguire un po’ oltre e di vedere quella che i Romani chiamavano “la fine del mondo”.

Dov’è il Faro di Finisterre?

Questo faro è l’elemento più riconoscibile di Finisterre, un piccolo comune di circa 4.700 abitanti.

In particolare, il Faro di Finisterre, in galiziano Faro de Fisterra, sorge sull’omonimo Capo, così chiamato perché i Romani credevano che fosse il punto più occidentale d’Europa (finis terrae). Nel corso degli anni si  scoprì che si trattava di una valutazione errata però questo nome rimase intatto dato che conferiva un significato magico a questo luogo.

Questo comune fa parte della Costa da Morte, il cui nome deriva dal gran numero di naufragi avvenuti lungo le sue coste.Fisterra faro Tuttavia, c’è una leggenda che sostiene che il nome sia dovuto ai Celti che abitavano la Galizia. Questo mito racconta che dopo aver fatto il Cammino delle Stelle (Camino de las Estrellas), i pellegrini celtici si fermarono a Capo Finisterre per riposare e guardarono il giorno morire, ossia il tramonto.

Oggi molti pellegrini continuano il loro cammino una volta giunti a Santiago fino a Finisterra e, talvolta, anche oltre, fino a Muxía. Davanti al faro di Finisterre, nello stesso luogo in cui i romani e i celti credevano vi fosse l’ultimo punto abitabile della terra, i pellegrini possono ora rilassarsi con viste impressionanti sull’oceano.

Un’usanza per i pellegrini che facevano questo tramo era di bruciare i propri averi una volta raggiunto questo punto. Questo serviva per purificarsi e abbandonare tutto ciò di cui volevano liberarsi all’inizio del Cammino. Tuttavia, le autorità lo proibirono dopo casi di piccoli incendi e perché gli oggetti abbandonati stavano danneggiando il paesaggio.

A simboleggiare il pellegrinaggio, in questo punto sono stati collocati due stivali di bronzo, anche se ora ce n’è uno solo perché l’altro è stato rubato.

Qual è la storia del faro di Finisterre?

cammino finisterra galiwondersIl faro di Finisterre fu costruito nel 1853 per guidare la navigazione delle navi che attraversano questa costa storicamente pericolosa. Prima che esistesse, molti relitti naufragarono in questa parte della Costa da Morte. Tra queste, 25 navi che facevano parte della Seconda Marina Invincibile di Filippo II andarono a picco il 28 ottobre 1596.

Ancora più in alto del faro, che raggiunge i 17 metri, c’ è il “semaforo”. Questa struttura fu creata nel 1879 con lo scopo di emettere segnali per la marina militare. Al giorno d’oggi non funziona in quanto tale. Dopo alcuni anni in cui le sue condizioni non facevano che peggiorare, Jesús Picallo se ne occupò e, con César Portela come architetto, rinnovò questo spazio per trasformarlo in un albergo rurale di grande valore. Le stanze di O Semáforo de Fisterra hanno nomi come “stellae” o “de los naufragios” in un chiaro omaggio alla storia dell’edificio.

La pericolosità di questa zona era accentuata dalla nebbia, che rendeva difficile distinguere la luce dal faro in lontananza. Per questo motivo, nel 1889 si decise di inserire una sirena che avvertiva le navi del pericolo di avvicinarsi troppo alla costa. Questa costruzione, chiamata La Vaca de Fisterra, è opera di Ángel García del Hoyo. Attualmente non è in funzione, ma può emettere due suoni altissimi al minuto con una portata di 25 miglia (circa 46 km) di media.

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    L’architettura del faro di Finisterre

    faro finisterre stivaliQuello di Finisterre ha acquisito la categoria di faro di prima classe ed è opera dell’ingegnere Felix Uhagon. La sua torre è ottagonale e di pietra. Questa struttura misura 17 metri e ha una lanterna nella volta situata a 138 metri sul livello del mare. La luce raggiunge circa 31 miglia nautiche (57 km circa). Quando fu costruito, funzionava con lampade ad olio. Dopo diverse riforme, queste furono sostituite da lampade che emettono un flash ogni 5 secondi.

    Al faro di Finisterre si sono aggiunti in seguito il Semaforo e la Sirena. L’insieme di questi tre elementi è la struttura riconosciuta da tutti i viaggiatori. Se ci si gira intorno, ci si può sedere sugli scogli e guardare il tramonto o semplicemente rilassarsi con il sottofondo del mare.

    Il Cammino a Finisterra

    I pellegrini che arrivano a Santiago di Compostela e decidono di continuare il loro viaggio vanno a Finisterre o a Muxía. Il percorso fino a Finisterre è lungo 86 km e può essere fatto in quattro giorni a piedi. Il primo tratto arriva a Negreira, a 21 km da Santiago de Compostela, e non è molto difficile. Questo è un vantaggio in quanto il secondo giorno è di 32 km da Negreira a Olveiroa. La prima parte del percorso si snoda tra eucalipti e pinete e piccoli villaggi, mentre la seconda passa prevalentemente in una zona montuosa.

    cabo finisterreIl terzo giorno il percorso ci porta al villaggio di pescatori di Cee, a 18 km da Olveiroa. L’ultimo giorno è il più breve (solo 15 km) e offre una vista spettacolare sulle scogliere tipiche di questa zona fino a raggiungere Capo Finisterre. I pellegrini che arrivano qui possono ottenere un documento ufficiale che certifica che hanno fatto questo viaggio chiamato Fisterrana, ma non dimenticate di timbrare la vostra Carta del Pellegrino, come per il resto del Cammino!

    La leggenda narra che la Vergine arrivò a Muxía su una barca di pietra per dare conforto all’apostolo Santiago. Oggi, questa è l’altra meta che molti pellegrini scelgono come fine del loro viaggio. Una volta arrivati a Fisterra, dovrete percorrere altri 28 km a piedi per arrivare a Muxía e ritirare la vostra Muxiana, un documento simile alla Compostela e alla Fisterrana.

    Da Finisterre a Lires ci sono solo 13 km che si sviluppano principalmente tra piccoli villaggi. Infine, attraverserete il Monte do Facho fino a raggiungere Muxía dopo 15 km di cammino. In totale, 114 km in sei giorni per percorrere il Cammino di Finisterre e Muxía e scoprire i meravigliosi e sconosciuti paesaggi della Costa da Morte.

    Il percorso del faro

    Capo Finisterre non è solo la fine del Cammino per chi viene da Santiago di Compostela, ma anche per chi percorre il Camiño dos Faros (Cammino dei Fari). Questo cammino è spettacolare e si snoda lungo la costa da Malpica a Fisterra. Questo percorso può essere effettuato in otto tappe e passa accanto ai fari più emblematici di A Costa da Morte fino a terminare a Finisterre.

    Inoltre, il sentiero permette a chi lo percorre di osservare i tipici villaggi di pescatori della costa galiziana, le spiagge tranquille e le scogliere spettacolari.

    Questo è un percorso che non ha ancora molti pellegrini, quindi percorrerlo significa ancora vivere un’esperienza in tranquillità. Tuttavia, si consiglia di fare attenzione perché ci sono alcune difficoltà in quanto si tratta di un percorso che attraversa un terreno irregolare. Si consiglia di andare con abbigliamento e calzature adeguate e di fermarsi a riposare in uno dei punti lungo il cammino, se necessario.

    Cosa si può fare a Finisterre?

    La Costa da Morte è una zona molto suggestiva che si può ancora visitare senza la folla di turisti tipica di altrÉzaroi luoghi, anche se è consigliabile evitare i mesi estivi.

    A meno di 30 km da Finisterra si trova Muxía, l’altro punto di riferimento in A Costa da Morte per i pellegrini. È qui che la Vergine è arrivata su una barca di pietra per incoraggiare l’apostolo Santiago durante il suo viaggio. Secondo la leggenda, i resti della barca si trovano ancora nella zona e sono distribuiti nella Pedra de Abalar (Pietra dell’Oscillo), nella Pedra dos Cadrís (Pietra dei Fianchi), nella Pedra dos Namorados (Pietra degli Amanti) e nella Pedra do Temón (Pietra del Timone). È proprio in questo punto che fu costruito il Santuario della Virxe da Barca, che accoglie ogni anno migliaia di devoti.

    Il giorno di Natale del 2013, un fulmine colpì l’edificio e provocò un incendio che distrusse la pala d’altare anteriore e il tetto, anche se dopo la sua ristrutturazione nel 2015 è in buone condizioni e le visite sono aumentate.

    camino de los faros

    Più o meno alla stessa distanza, ma a sud del faro di Finisterre si trova l’unica cascata in Europa che sfocia direttamente nel mare, la Fervenza do Ézaro. Situato nel municipio di Dumbría, merita assolutamente una visita.

    In alcuni giorni dell’anno c’è uno spettacolo di luci che riflettono sulla cascata e che lascia senza fiato.

    Proprio queste due visite, insieme al faro, sono incluse in una delle escursioni di un giorno organizzate da Galiwonders. Se siete interessati a fare uno dei nostri tour o viaggi organizzati, non esitate a contattarci.

    Conoscere questa zona

    Se non avete tempo di andare in questi due posti ma avete il tempo di conoscere un po’ meglio Fisterra, vi consigliamo di visitare la città e di andare al mercato del pesce per vedere come funziona l’asta del pesce. L’edificio ha due piani e in quello superiore si può vedere perfettamente ciò che accade in quello inferiore. Vedrete il metodo tradizionale in cui tutti gridano le offerte dei prezzi, è un’esperienza unica…simile a quanto accade in un porto in Italia!

    costa da morte finisterraeUna zona costiera così caratteristica ha molte spiagge dove andare a fare il bagno, ma attenzione! L’acqua dell’Oceano Atlantico è fredda. Se non avete il coraggio di entrare, venite comunque a camminare sulle spiagge più popolari, come Langosteira, e fate particolare attenzione a Mar de Fora, bella ma pericolosa.

    Fisterra, Muxía, Dumbría… in uno qualsiasi di questi posti potrete sedervi a bere qualcosa in una terrazza e degustare la gastronomia galiziana di prima qualità. I menu del giorno sono spesso un’opzione e offrono piatti che di solito includono qualche opzione vegetariana. Non perdetevi un assaggio della Galizia attraverso il suo pulpo á feira, l’empanada o il caldo.

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